I motori tornano a rombare sul Circuito del Te

centauro TeUn week end, quello del 2 e 3 luglio, all’insegna della cultura e del motorismo storico, con un parterre di motociclette ed automobili da corsa assoluto. «Non potevamo celebrare meglio la festa dei 30 anni dell’Amams» commenta Claudio Scapinello, presidente dell’Associazione mantovana auto e moto storiche Tazio Nuvolari. Sì, perché la due giorni del Circuito del Te ha colto nel segno.La presenza di Palazzo Te solamente, poteva fugare il dubbio di non trovarsi all’universalmente noto Goodwood Revival di Lord March.Un evento giá indimenticabile, durante il quale il pubblico ha potuto immergersi nell’atmosfera dei box di un tempo, in una sorta di percorso sensoriale completo; atmosfera, odori, abiti d’epoca ed il rombo dei motori da corsa.

Era presente anche l’avv. Roberto Loi, presidente dell’Asi (Automotoclub storico italiano) oltre che quattro presidenti di Commissioni Nazionali ASI, ad ammirare i mezzi condotti da piloti quasi tutti in abbigliamento d’epoca, rendendo omaggio al grande lavoro dell’Amams che ha avuto il prezioso contributo di una ventina di volontari spinti da una grande passione.

45 moto si sono susseguite lungo la linea di partenza, la maggior parte delle quali veri gioielli d’annata della piú estrema tecnica da competizione;

38 invece le auto da corsa: italiane, francesi ed inglesi, molte delle quali mai viste prima a Mantova.

L’urlo di gioia del motore dell’Officine Alfieri Maserati 6CM ex-Villoresi del 1938 come acuto finale della polifonia de “Il Circuito del Te”, ed unica la mantovanissima, piccola e combattiva Poggi Formula Junior del 1959.

In mostra statica la riproduzione della Ferrari 166 SC, in versione Mille Miglia 1948, usata per le riprese del film “Quando Corre Nuvolari”.

Un evento voluto e cercato con grande passione da AMAMS Tazio Nuvolari per il suo trentennale, coronato da un afflusso di spettatori d’altri tempi, come quando Tazio Nuvolari e Guido Leoni sfidavano i loro concorrenti alla “esse” dell’Esedra di Palazzo Te.

Ricordiamo che l’evento ha avuto il suo prologo venerdì primo luglio, dove in centro a Mantova il giornalista e scrittore Lorenzo Montagner ha presentato il proprio libro “Nuvolari geno della Velocità”, edito da Tre Lune, chiacchierando con lo scrittore Danilo Castellarin. Il libro, fortemente voluto da AMAMS è stato regalato ai partecipanti del circuito.

Con il 2 luglio si ha dato inizio allo spettacolo auto e moto, attraverso una sfilata in cui tutti i mezzi si sono presentati al pubblico, raccontato la loro storia e rendendo i proprietari i veri protagonisti del Circuito.

Gli speaker, Alessandro Zelioli e Marino Marastoni anch’essi in abbigliamento d’epoca, hanno realizzato una presentazione e intrattenimento simpatico ed equilibrato, contribuendo attraverso una ricerca personale dei mezzi, a fornire dettagli e nozioni.

Discreto anche l’afflusso di presone allo spettacolo del sabato sera “Quando Passa Nuvolari”, una co-produzione Fondazione Aida e Ars Creazione e Spettacolo.  La scena semplice ha portato lo spettatore in una vecchia officina, dove fra attrezzi e motori, si sono ricordati momenti unici ed inediti del grande pilota Mantovano. I due interpreti sul palco, compaesani del grande pilota, nato in Provincia di Mantova a Castel d’Ario hanno riportato alla memoria le gesta di questo pioniere assoluto dell’automobilismo sportivo mondiale.

 

Difficile dunque per la giuria ASI assegnare i premi del concorso dinamico di restauro e conservazione, per eleggereti i mezzi più meritevoli di ogni categoria.  In mostra statica, tra le motociclette due pezzi unici, la Moto Guzzi “Dondolino” di Guido Leoni e la Moto Guzzi Condor del Campione italiano Elio Scopigno.

Sono state premiate per le Moto:

Griglia Classic, la numero 1 di Achille Parilla (figlio del costruttore Giovanni Parilla), Moto Parilla 175 MSDS del 1957.

Per la griglia Vintage, la Sarolea 500 KSS del 1927 di Roberto Castiglioni.

Nella griglia Sidecar, la Rene Gillet G750 dell’Ing . Nicola Colangelo.

Una targa premio al miglior abbinamento abbigliamento moto anni ’20 – ’30 a Marco Magri in sella alla Astra 500 del 1935.

La Moto meglio conservata, infine, è stata la Moto Guzzi 500 4CV di Napoleone Bianchini.

Alle auto sono stati consegnati i seguenti premi:

Premio migliore vettura anteguerra dal 1919 al 1940 alla Amilcar CGS 1924 di Angelo Senici.

Il miglior abbinamento pilota-vettura anni ’20 – ’30 a Franco Di Bitetto su Riley Merlin Special del 1936.

Miglior abbinamento pilota-vettura anni ’40 – ’50 ad Antonio Traversa su Lotus Mark X del 1955.

Premio Vetture Sport dal 1947 al 1963 alla O.S.C.A. Morelli 187 S del 1957 di Francesco Adamoli.

L’auto meglio conservata è stata quella di Fabrizio Lorenzoni, una Stanguellini Sport 1100 del 1948.

La Vettura meglio restaurata, Jaguar XK 120 OTS/CKD del 1951 di Stefano Rota.

Il premio più ambito, la placca “Il Mantovano Volante” Auto, alla Officine Alfieri Maserati 6CM del 1938 di Nicola Sculco, mentre “Il Mantovano Volante” Moto a Giovanni Banalotti con Velocette KTT350 del 1933.

Le targhe premio per le migliori auto/moto conservate sono state donate da C.N.S. – Corpo Nazionale della Sicurezza, partner tecnico per sicurezza, logistica, e supporto radio durante “Il Circuito del Te”, mentre Jaguar & Aston Workshop ha offerto il pregiato champagne Deutz in occasione dell’aperitivo di benvenuto del sabato.

Durante i due giorni di calura estiva mantovana MG-KVIS ha rinfrescato e tonificato tutti i presenti con le proprie bevande.

Il tutto infine è stato arricchito da una nutrita pattuglia di Vigili del Fuoco in divisa e mezzi d’epoca, capitanata dall’Ing. Colangelo, presidente della Galleria Nazionale del Corpo dei Vigili del Fuoco.

Sono stati esposti in mostra statica mezzi antincendio e moto, ma hanno preso parte alla griglia alcuni mezzi davvero speciali.

Si ricorda infine che l’evento è stato patrocinato da Regione Lombardia, Provincia di Mantova, Comune di Mantova, Automobil Club Mantova, Museo Tazio Nuvolari, Scuderia Tazio Nuvolari ASIA, Auto d’Epoca e Gare d’Epoca.

2 Comments Add yours

  1. Simone Calosi ha detto:

    Siamo arrivati dalla Toscana per partecipare alla rievocazione storica con il solito entusiasmo con il quale affrontiamo questo tipo di manifestazioni ed abbiamo trovato ad aspettarci il massimo al quale ogni equipaggio può ambire, entusiasmo, preparazione, capacità organizzativa, buone maniere e soprattutto emozione e gran Cuore da parte di tutto il club organizzatore…un saluto particolare va a Francesco Stevanin per la sua competenza sulle vetture inglesi. bravi!
    Simone Calosi

    1. Francesco Stevanin ha detto:

      E’ stato un piacere avervi tra noi. Ci vediamo ai prossimi appuntamenti!
      Un caro saluto,

      Francesco Stevanin

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