Centauri scatenati al Circuito del Te

Una stupenda giornata di luglio, la prima, resa ancor più piacevole da una brezza estiva, incornicia la 3 edizione della rievocazione storica del Circuito del Te. Infatti, l’Associazione Mantovana Auto e Moto storiche “Tazio Nuvolari” continua nella sua opera di diffusione della cultura motoristica locale, in particolare omaggiando l’attività sportiva motoristica che ivi ha avuto luogo dall’inizio ‘900 fino agli anni ’50.

La manifestazione con carattere di raduno rievocativo ha avuto luogo sui viali prospicienti al Palazzo del Te che all’ epoca costituivano il circuito ed è stata patrocinata dalla Provincia di Mantova e dal Comune di Mantova.

Più di 60 motociclette presenti e pronte a sfrecciare, nei rettilinei e nelle curve, in particolare la più bella quella all’esedra del Palazzo Te, in cui la suggestiva architettura e la chicane da elaborare si intersecano diabolicamente.

Sotto ai tanti gazebo, al riparo dal cocente sole estivo, molte motociclette di altissimo pregio storico di case italiane e straniere, come Bianchi, Norton, Guzzi, Harley Davidson, BMW per citarne alcune.

Le meno note ai più sono una Rumi di origine Bergamasca, la MotoBi figlia di Benelli, le francesi René Gillet e Terrot, Moto Maserati che ebbe un breve lancio motociclistico dal 1947 al 1960.

Senza contare le MVAgusta, Aermacchi, Gilera, Laverda, Mondial.

L’amico speaker, Marino Marastoni, ha presentato ogni moto, dando voce ai proprietari che hanno spiegato la storia e i ricordi legati al proprio mezzo a due ruote.

Per rievocare gli scenari dell’epoca, lungo il tracciato, chiuso al traffico e sorvegliato dalla Polizia Locale di Mantova, erano sistemate diverse balle di paglia, che come un tempo servivano da paraurti specialmente nelle curve in velocità. Ovviamente qua erano solo un contorno poiché in velocità le moto non si sono lanciate.

Lo spirito motociclistico ha reso questa rievocazione, il vero stimolo della giornata.

La grande presenza del nove volte Campione Mondiale di Motociclismo Carlo Ubbiali che rispolverando i suoi ricordi del Circuito del Te, lo cita come “un circuito immerso nel verde, ancor più di ora”.

Il grande lavoro di AMAMS e dell’organizzatore l’ing. Giampietro Danini è stato anche quest’anno un successo, i molti partecipanti infatti oltre che essere del club AMAMS, provengono anche dalle vicine provincie di Brescia, Reggio Emilia e Modena, sono occorsi anche da Piacenza, Venezia, Padova, Rimini, Assisi e Firenze.

Sono stati assegnati quindi premi, conferiti per il tipo di motocicletta, per lo stato di conservazione e restauro.

A Magri Pierangelo su Bianchi Mod. A del 1918;

a Bigi Zefirino su Moto Guzzi C2V Corsa del 1924;

a Bianchini Napoleone su Norton International del 1937;

a Macchiella Mario su Moto Guzzi Condor del 1939;

a Banalotti Giovanni su Velocette KTT del 1939;

a Valli Matteo su BMW RS sidecar del 1956;

Un premio speciale va al Campionissimo, classe 1929 Carlo Ubbiali come premio alla carriera e premio all’unica presenza, gradita, femminile all’amazzone Benedetta Marazzi su Sertum 250VL del 1959.

Grande partecipazione del Museo Storico dei Vigili del Fuoco, partecipanti nelle divise d’epoca, primo tra tutti l’ing. Nicola Colangelo, curatore del Museo, in sella alla sua Harley Davidson T del 1917. Purtroppo, l’altissimo livello delle moto presenti non rende giustizia a tutti i partecipanti che son giunti da tutta Italia per poter rombare sui viali del Circuito del Te.

L’arrivederci è per la prossima edizione che si terrà nel 2020.

Clikka qui per il video dell’edizione 2018

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